26-31 AGOSTO
EX CONVENTO SAN FRANCESCO

ExtraUMANA²

Cos’altro ci serve?
Socialità, impegno, esperienze, racconti, libri, cibi.
Ad UMANA² c’è spazio, tempo e modo, per ogni cosa.

29 AGOSTO ORE 18:30

LA LUCE NEL TUNNEL

dialogo con
TOMMASO ALONGI
e CRISTINA FIDA

<<Che cos’è una malattia mentale? Che peso ha sulle persone che ne soffrono e quelle che le circondano? Una persona “malata” sa cosa sia l’amore?

Ho voluto iniziare questa tesina calcando un po’ la mano, me ne rendo conto. Soprattutto l’ultima domanda mi lascia un po’ perplesso, perché una persona con la schizofrenia non può amare come gli altri? Eppure, ne ho sentite di dicerie fin da quando sono stato classi-ficato come un difetto della società alla tenera età di diciassette anni, quando per la prima volta finii in neuropsichiatria infantile e da quel giorno presi delle “caramelle” aspre e bianche che non mi permisero più di vedere a colori ma mi imposero di trovare o cercare solo un eterno equilibrio>>.

Quella riportata qui sopra è una citazione dal lavoro di tesi di Tommaso Alongi, che presenta la propria esperienza personale e testimonia di come questa sia stata alla base, in primo luogo, di una reazione vitalistica, ma soprattutto di un interessamento empatico e “scientifico” verso il tema della malattia mentale.

L’incontro-dialogo con Tommaso e Cristina (la fotografa autrice degli scatti alla base della tesi di Tommaso), ci apre all’esperienza dell’Altro con una nuova luce. Questa luce, nonostante risulti alterata, è sempre presente, viva; e annuncia la specificità.

Avremo modo di chiedere ai nostri ospiti quali sensazioni e quali riflessioni è possibile trarre dalla rappresentazione artistica e cronachistica dei volti di chi vive il distrurbo mentale.
Infine potrà essere utile di uscire dall’esperienza specifica degli autori, per dibattere con tutti i convenuti l’attualità del disagio o del disturbo mentale, anche dentro prospettive politicamente e filosoficamente complesse.

29-31 AGOSTO DALLE ORE 18:30

ALTERED LIGHT

Mosta fotografica
di CRISTINA FIDA
 

Attraverso queste immagini si è cercato di rappresentare tratti di alcuni disturbi mentali, spesso confusi o peggio ignorati. “Altered Light” ha come nucleo centrale lo sguardo di ogni modello, attraverso cui è possibile intravedere la sofferenza psicologica causata da patologie oggi in larga diffusione in tutto il mondo.
La luce è alterata, ma è pur sempre luce e mai totalmente buio.

Cristina Fida, calabrese, classe 1989, consegue nel 2012 la laurea in psicologia e attualmente sta per conseguire la laurea in scienze dell’educazione. Nutre fin da piccola un forte interesse per la fotografia, che approfondisce a Roma e nel reggino, lavorando per varie agenzie di comunicazione, associazioni culturali, riviste di moda e studi di fotografia. A partire dal 2016 cerca di unire psicologia e fotografia realizzando alcuni progetti fotografici a tema sociale, su disturbi mentali, violenza sulle donne e disturbi alimentari.

31 AGOSTO ORE 18:30

ExtraUMANA² ULTIMO ATTO:
CONVERSAZIONE CON NINNI BRUSCHETTA

Cosa sta accadendo “dietro le quinte” di questo nostro nuovo mondo? Dialogando con Ninni Bruschetta, attore, autore e regista teatrale, prenderemo in analisi lo stato attuale del cinema, della televisione e delle arti audiovisive in genere. Dalle nuove modalità di produzione e fruizione, specie con l’avvento dei nuovi colossi dello streaming, al ruolo dell’attore e dell’autore, oggi come mai calati in un contesto complesso, sempre cangiante e difficile da decifrare.

Nato a Messina nel 1962, Ninni Bruschetta vive a Roma. Al cinema ha recitato in film come «Il giudice ragazzino» (1994) di Alessandro Di Robilant, «I cento Passi» (2000) di Marco Tullio Giordana, «L’uomo in più» (2001) di Paolo Sorrentino e «Mio fratello è figlio unico» (2007) di Daniele Lucchetti. È stato direttore artistico del Teatro di Messina. Tra le sue regie teatrali ci sono «Antonio e Cleopatra» di Shakespeare (2001) e «L’istruttoria – Atti del processo in morte di Giuseppe Fava» di Claudio Fava (2006). Per la televisione ha partecipato a serie come «Fuoriclasse» (2011-2015), «Lo scandalo della Banca Romana» (2010), «Squadra antimafia – Palermo oggi» (2009-2010) e «Boris». Ha pubblicato i libri «Sul mestiere dell’attore» (Bompiani, 2010) e «Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista» (Fazi Editore, 2016).

TUTTI I GIORNI DALLE ORE 18:30

THE BRAIN-EATING AMOEBAS ARE NOT VISIBLE IN THIS VIEW OF THE MISSISSIPPI RIVER

Installazioni
a cura di Giuliana Fazio, Orlando, Signorina Hikikkomori
 

“Schiere di solitarie pupille vitree ingurgitano sterili scorci di un mondo replicante. Impassibili le macchine ingeriscono e rigurgitano nell’etere frammenti di una realtà abbandonata. Nel margine liminale tra l’occhio e la macchina avviene la metamorfosi, in tensione tra la visione automatizzata e disinteressata e l’impulso antropico nel ricercare un significato, nel catalogare e gerarchizzare. La presenza dell’uomo si vanifica progressivamente, prima partecipando all’esperienza sensibile, osservando la realtà decomposta in codice binario, per poi esserne escluso completamente. Lo spazio si dilata all’infinito, il tempo si deteriora, il voyeurismo è proprio dell’automa. Una nuova esperienza estetica si materializza in uno scenario tanto familiare quanto estraneo, l’inquietudine e l’angoscia nauseabonda che ne scaturiscono plasmano nella mente dell’osservatore una nuova percezione del sublime, asettico e pervasivo”.

PUNTO LIBRI

a cura della Libreria Capitolo 18
 

Un piccolo banchetto dove sarà possibile acquistare alcuni interessanti titoli per confrontarsi con l’attualità, le emergenze e eterne sfide umane. Oltre alla saggistica sarà presente una piccola selezione di narrativa e poesia.

AREA CONVIVIALE: CIBO E IDEE

a cura di Green Bar & Associazione Input
 

Un punto di ristoro con panini e bevande a cura del “Green Bar” presso il chiostro di San Francesco che diventa luogo per uno scambio di idee e informazioni, di proposte ed energie positive.

Le Parole e le Cose

Spazi che siano luoghi. Luoghi per ricordarsi di essere nel conflitto, per viverlo e misurarlo insieme agli altri. Spazi della gioia. Gioia di non sentirsi soli: con un sorriso smagliante di complessità.