UN MANIFESTO

ANCORA UMANI
ANCORA
IN LOTTA

Quant’è umano il superamento dell’umano? Quant’è umana l'astrazione? Qual è il presente e quale sarà il futuro del concetto di umanità? Come leggere e ricodificare la vita alle porte del meta-umanesimo? E, infine, qual è il futuro delle lotte per la giustizia sociale?

Sono queste alcune delle domande che ci troviamo innanzi, scolpite nel tufo tenero della nuova storia. Fragili ed effimere, vanno raccolte nel loro momento ed esplose con determinazione, seppure tra le mille difficoltà di un ordinamento sociale da più parti ostile al libero pensiero.

Lo sviluppo delle società occidentali, che passa per una competizione economica internazionale altamente tecnologica e finanziarizzata, costringe nella morsa della sopravvivenza grandi porzioni del territorio mondiale.

Non solo: anche le esperienze individuali sono annichilite e compresse dentro agli immaginari dominanti e dentro ad una sorta di “dispositivo totale” della realtà. Voci in rivolta si spengono facilmente nella coabitazione della retorica del merito con la scarsità del valore disponibile; nell’alternarsi della necessità di fuggire verso mete in cui il capitale consente il valore alle esistenze e la rassegnazione allo status quo fatta a modello di sviluppo auspicabile.

In un contesto in cui è sempre più difficile far emergere un rinnovamento politico, le vite si scontrano e s’incontrano con una voce globale, creando un movimento che mette in discussione l’Essere. C’è una quotidianità fatta di esperienze singolari e collettive, di diritti e di trasformazione del diritto, di identità e di percezioni fluide, di divenire e di tecnologia, di tecnica e di contro-tecniche.

C’è, ovunque, la lotta dell’umano a sé stesso per superarsi e, allo stesso tempo, per continuare ad esistere.

Laddove il sociale è quasi sconfitto dall’individualismo meccanico, si apre la sfida di un singolare plurale e condiviso.

L’esperienza del e nel corpo, la pressione della regola, la percezione dell’abitudine, la vorticosa ricerca di sé stessi creano conseguenze che eccedono i dispositivi e le forme sociali.

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UMANA² propone nell’arte figurativa, nell’esperienza sonora e nel dibattito, lo svolgimento singolare e collettivo d’una contemporaneità dialettica e, insieme, d’una dialettica della contemporaneità. In definitiva si propone di rappresentare l’uomo di fronte ai concetti che lo plasmano, di fronte ai conflitti, di fronte alle irregolarità, di fronte alla sfida del superamento.

UMANA² mostra e ascolta il fermento nella contingenza.

UMANA² dà voce, ride e lotta. Risuona nell’umano possibile, dall’estrema provincia dell’Impero.

UMANA² è una scossa, un ribollire di magma e un invito all’eruzione.

UMANA² è un percorso in cui l’esperienza è un atto d’amore.

UMANA² è partecipazione, impegno e gioia.

 
 

Collettivo UMANA² & Associazione Input

"Il potere è dappertutto, non perché inglobi tutto ma perché viene da ogni dove".

M. Foucault